Lonestar costruirà data center sulla Luna

Rappresentazione grafica della missione IM-1

Capita che alcune startup preferiscano iniziare le proprie operazioni in maniera più anonima, presentandosi al mondo solo con dei piani più definiti o con qualche risultato preliminare. Per fare un esempio conosciuto non si può non citare Astra, ma ora è il turno di un’altra azienda molto promettente. Si tratta di Lonestar, azienda di St. Petersburg (in Florida), che sta guardando in direzione della Luna.

Proprio il nostro satellite naturale potrebbe diventare prossimamente la sede ideale di data center. In un’intervista con il giornalista Jason Rainbow, il CEO Chris Stott ha spiegato come molti dei punti critici dei data center sulla Terra si potrebbero capovolgere positivamente sulla Luna. Ad esempio il surriscaldamento dell’hardware, che qui da noi è un serio problema e con notevoli costi per i sistemi di raffreddamento, lassù potrebbe essere la soluzione al problema inverso di temperature eccessivamente basse.

Stott ha anche rivelato che l’azienda sta per concludere il suo round di finanziamenti iniziale del valore di 5 milioni di $. Inoltre, Scout Ventures, Seldor Capital e 2 Future Holding hanno già finanziato la partecipazione di Lonestar alle prime due missioni di Intuitive Machines. Il coinvolgimento in IM-1 tuttavia sarà solo “virtuale”: tramite un software testerà le capacità di trasferimento e archiviazione dei dati durante la missione.

Per la successiva IM-2, invece, Skycorp costruirà fisicamente il data center che volerà sulla Luna. Con la capacità di 16 terabyte e delle dimensioni di un libro, la sua missione durerà meno di due settimane, in contemporanea a quella del lander di Intuitive Machine.

I passi successivi per ora sono “solo” gli obbiettivi a lungo termine: entro il 2026 Lonestar intende avere il primo data center indipendente ed autonomo sul nostro satellite, con una vita stimata di 15-20 anni e, ovviamente, in grado di sopravvivere alle notti lunari.

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