1 Novembre 2022 13:41 UTC – USSF-44
Il lanciatore più potente attualmente operativo torna in attività dopo 3 anni e lo fa in mezzo alla nebbia e per una missione segreta della Space Force americana. Ergo, difficilmente poteva andare peggio agli appassionati in termini di godibilità del lancio.
In quella che pareva una nebbia californiana, il Falcon Heavy di SpaceX è decollato dal Kennedy Space Center. La missione USSF-44 era stata più volte rimandata negli ultimi anni per problemi legati alla preparazione dei carichi a bordo. Carichi di cui ovviamente non si hanno notizie certe vista la natura militare della missione. Nonostante tutto la stessa Space Force si è complimentata con SpaceX per la prestazione del lanciatore, annunciando al contempo il successo del lancio.
Una delle poche informazioni certe per questa missione riguarda la sua destinazione. Laddove infatti molti lanciatori si limitano a portare i satelliti a bordo in una traiettoria di trasferimento verso l’orbita geostazionaria finale, in questo caso al Falcon Heavy è stato richiesto di portare direttamente in orbita geostazionaria il carico della missione. Ciò ha comportato una serie di scelte abbastanza obbligate per l’azienda di Hawthorne.
I 2 booster laterali B1064 e B1065, svolto il loro operato, sono riatterrati alle zone di atterraggio LZ-1 e LZ-2 a Cape Canaveral. Il core centrale B1066, invece, ha spinto il secondo stadio utilizzando tutto il suo carburante e non è stato recuperato. Per il suo volo di lunga durata il secondo stadio ha ricevuto uno speciale strato di vernice grigia, per assicurarsi che l’RP-1 non si congeli nel lungo intervallo tra le accensioni del motore. Concluso il suo compito si è parcheggiato in un’orbita cimitero. I fairing, invece, sono stati recuperati dalla nave Doug.