Via libera a Orbex per la costruzione del Sutherland Spaceport
Il progetto dello spazioporto del Sutherland non è stato certamente dei più rapidi. Annunciato nel 2018, si guardava al 2020 per il lancio inaugurale. Ma nel 2022 al suo posto c’è ancora solamente torba. Ciononostante qualcosa si è infine mosso. Orbex, rimasta l’unica azienda intenzionata ad utilizzare la futura struttura, ha annunciato il suo diretto coinvolgimento nella proprietà, sviluppo e gestione dello spazioporto. Diventando inoltre tra le pochissime aziende private al mondo a possedere ed operare in esclusiva uno spazioporto.
Innanzitutto Orbex avrà in subaffitto i terreni dove sorgeranno le strutture per i prossimi 50 anni, con un’opzione su ulteriori 25 anni. Il sito di lancio, sito nella penisola A’Mhoine, sulla costa settentrionale scozzese, occuperà più di 40’000 mq e potrà ospitare fino a 12 lanci all’anno, una cadenza per nulla semplice da raggiungere. Nel frattempo tutti gli attori coinvolti si aspettano che la realizzazione di questo nuovo spazioporto porterà notevoli rinvigorimenti alla regione, con 40 nuove assunzioni solo per quel che riguarda direttamente la struttura.
Infine, Orbex ha curato sin nei dettagli l’impatto ambientale dele sue operazioni. L’azienda aveva già annunciato in passato la collaborazione con Calor per l’utilizzo di un biocarburante per il suo futuro lanciatore riutilizzabile Prime. Nel caso del Sutherland Spaceport tutte le strutture sono state progettate per integrarsi il meglio possibile con l’ambiente circostante, in modo da ridurre al minimo l’impatto visivo, e per essere a emissioni zero. La torba che verrà rimossa durante la costruzione sarà impiegata per riparare ampie torbiere danneggiate dal loro sfruttamento intensivo negli anni.
L’inizio della costruzione dovrebbe essere imminente, con la speranza di poter finalmente operare il lancio inaugurale entro la fine del prossimo anno.