31 Gennaio 2022 23:11 UTC – CSG-2
Con molte difficoltà legate ad un meteo poco collaborativo e navi da crociera disattente, il satellite italiano di seconda generazione COSMO-SkyMed è stato finalmente portato in orbita, raggiungendo il suo gemello lanciato a Dicembre 2019. Assieme potranno svolgere un lavoro pari ai quattro satelliti della prima generazione, lanciati tra il 2007 e il 2010, comunque ancora funzionanti. Si tratta di satelliti il cui compito è osservare la terra tramite Radar ad Apertura Sintetica (SAR) con scopi sia militari che civili, scientifici o commerciali. Gli strumenti più ad alta risoluzioni saranno ad uso esclusivo militare (e in collaborazione con l’esercito francese). Gli altri godranno di un supporto dei satelliti argentini SAOCOM ed i loro dati potranno essere venduti in esclusiva tramite la società e-GEOS.
Il trasporto, questa volta, è stato ad opera della SpaceX ed in particolare del Falcon9 B1052 al suo terzo volo: precedentemente utilizzato come side booster di entrambe le missioni commerciali del Falcon Heavy, questa terza missione inaugura la sua nuova carriera da booster singolo. Come mai non è stato utilizzato un vettore Vega o comunque lanciato tramite Arianespace? Purtroppo il CSG-2 doveva essere già lanciato tempo addietro. I due fallimenti del lanciatore Vega (VV15 e VV17), la pandemia globale e i ritardi nel volo inaugurale del Vega-C hanno ritardato troppo lo slot di lancio disponibile per questo satellite, la cui presenza in orbita era ormai necessaria. SpaceX aveva già un precontratto per il suo lancio nell’eventualità che non ci fossero lanciatori italiani o europei disponibili, come purtroppo è stato. La massa ridotta del satellite ha però permesso di far atterrare B1052 direttamente alla Landing Zone 1 (LZ-1).
Entrambi i fairing, inoltre, erano già stati utilizzati in precedenza e sono stati ripescati con successo dalla nave Bob.