31 Ottobre 2022 07:37 UTC – Mengtian

Un Long March 5B al decollo con a bordo il modulo Mengtian destinato alla Stazione Spaziale Cinese

Alla fine del mese arriva l’altro lancio cinese più importante dell’anno e decisamente più atteso in tutto il mondo. Per tutti i migliori e peggiori motivi. Parlo ovviamente del terzo ed ultimo (quantomeno per ora) modulo della Stazione Spaziale Cinese (CSS) Tiangong, lanciato ad appena 3 mesi dal precedente Wentian. Mengtian, questo il nome del nuovo modulo, è il più pesante dei 3 e sarà totalmente dedicato agli esperimenti scientifici.

Partito dal Wenchang Space Launch Site a bordo di un Long March 5B, effettuerà un breve viaggio di appena 13 ore prima di attraccare al core centrale Tianhe. La sua rilocazione alla porta laterale, però, avverrà molto più rapidamente rispetto a Wentian. Secondo alcune indiscrezioni addirittura questa stessa settimana. Una volta posizionata correttamente, i taikonauti avranno a disposizione un totale di 23 postazioni per esperimenti scientifici in tutta la stazione. Mengtian offrirà anche un airlock per trasferire carichi verso e dall’esterno, oltre ad un mini braccio robotico per la manipolazione dei medesimi.

Il completamento della fase di assemblaggio della CSS darà il via alla piena operatività della stazione, con rotazioni degli equipaggi che non la lasceranno mai più disabitata.

Tutto questo fa parte dei motivi positivi per cui il lancio di Mengtian sia, insieme a quello di Wentian, così tanto atteso e importante. Ma, come nel caso del modulo partito a luglio, si porta appresso uno scomodo lato negativo. Il Long March 5B è il lanciatore più potente attualmente a disposizione della Cina, ma il suo primo stadio è equipaggiato da motori, oltre che molto potenti, anche non riaccendibili. Questo lo rende un blocco pesante 21,6t non controllabile nel suo rientro nell’atmosferico, riportando per la quarta volta il mondo nell’ansia di potersi veder piovere addosso parti di questo razzo. Nelle 3 precedenti occasioni il suo rientro era avvenuto sulla Costa d’Avorio, sull’Oceano Indiano e sulle coste del Borneo. Attendiamo di scoprire a chi toccherà questa volta.

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