In una rara occasione di un (quasi) contemporaneo doppio lancio orbitale nel mondo, si è dovuta ingoiare anche una pillola amara. Astra ha lanciato il suo primo Rocket 3.3 dell’anno a sole due ore dal lancio di OneWeb in Guyana Francese, ma, a differenza che in quest’ultimo, la missione non è stata un successo.

LV0008 è anche stato il primo lancio da Cape Canaveral dell’azienda di Chris Kemp. Dopo un paio di tentativi abortiti per difficoltà tecniche si è giunti infine al volo. Tuttavia, poco prima dell’apertura dei fairing, si è verificata una qualche anomalia che ha rilasciato il secondo stadio inizialmente nella baia e, una volta separatesi le carenature, ha visto volare via lo stadio tumultuosamente con la conseguente perdita del carico.

A bordo si trovava la missione ELaNa 41, composta da quattro cubesat costruiti per lo più da università americane.

BAMA-1, dell’Università dell’Alabama, aveva un prototipo di vela per frenare il satellite e garantire un rapido rientro atmosferico.

INCA, dell’Università statale del Nuovo Messico, doveva studiare lo spettro dei neutroni in bassa orbita terrestre per migliorare le previsioni e i modelli meteorologici spaziali.

QubeSat, dell’Università della California Berkeley, avrebbe osservato gli effetti dello spazio su un giroscopio quantistico.

Infine R5-S1, l’unico a non essere realizzato da una università, ma dal Johnson Space Center, era un cubesat test costruito con parti disponibili commercialmente e quindi estremamente più economico.