Purtroppo gran parte dei lanci russi di cui riceviamo notizie sono ormai legati a doppio filo a satelliti militari. In questa prima parte dell’anno, su 8 lanci effettuati, 5 hanno portato in orbita hardware destinato alle necessità dell’esercito. A parte i prossimi lanci di rifornimento alla Stazione Spaziale Internazionale, i lanci commerciali diverranno ancora più rari. Nemmeno a parlarne di missioni scientifiche, un settore che è stato definanziato quasi completamente in favore di quello militare. Sarà già un miracolo se vedremo decollare Luna-25 quest’anno.

Quello partito giovedì mattina dal cosmodromo di Plesetsk è un Soyuz 2.1a con a bordo il terzo satellite Bars-M. Si tratta di una famiglia di satelliti per la sorveglianza topografica con, per quelle che sono le informazioni pubbliche, una precisione di un metro a pixel. Tuttavia non risulta che i 2 precedenti Bars-M, lanciati nel 2015 e nel 2016, siano ancora operativi.