NASA e Roscosmos si accordano per un continuo scambio di astronauti a bordo dei voli verso la ISS
In seguito all’invasione russa dell’Ucraina, le relazioni diplomatiche mondiali degli ultimi mesi sono state tra le più complesse dal secondo dopoguerra. Tali tensioni hanno colpito inevitabilmente anche il settore spaziale. Molti accordi commerciali e scientifici sono saltati in maniera quasi automatica. La vita della Stazione Spaziale Internazionale, invece, è continuata in maniera immutata. Nonostante sia un programma condiviso da 6 agenzie spaziali, infatti, nessuna di esse la può operare in maniera autonoma. Ma nonostante qualche parentesi poco felice e molte dichiarazioni fuori luogo di Dmitry Rogozin, i rapporti tra la NASA e la Roscosmos sono sempre rimasti professionali e di piena collaborazione.
Per tutto il periodo in cui gli Stati Uniti sono stati sprovvisti di un mezzo per raggiungere l’ISS, la NASA ha acquistato posti a bordo delle Soyuz per garantire una presenza americana in orbita. Sin dall’entrata in attività della Crew Dragon, però, l’agenzia spaziale americana ha proposto di continuare ad avere equipaggi misti americani-russi a bordo delle rispettive navi spaziali. Così facendo, oltre a garantire un ponte diplomatico stabile almeno in campo astronautico, sarebbero garantite le presenze dei 2 paesi in qualunque malaugurato caso o avversità.
La proposta, pur non essendo mai stata rigettata, ha incontrato sin dall’inizio molta resistenza dal (ormai ex) Direttore Generale Roscosmos Rogozin. Ma gli accordi, fortunatamente, sono sempre avanzati, seppur lentamente. E finalmente venerdì è arrivato il comunicato ufficiale della NASA dell’accordo raggiunto tra le 2 agenzie.
Si partirà a settembre con i voli dell’americano Frank Rubio a bordo della Soyuz MS-22, e della russa Anna Kikina a bordo della Crew Dragon Endurance. Ma il programma guarda anche alle successive 2 missioni. L’americana Loral O’Hara volerà a bordo della Soyuz MS-23. Il russo Andrey Fedyaev farà parte della missione Crew-6. Entrambe sono previste tra marzo e aprile 2023.
Se l’annuncio, quasi in contemporanea, della dismissione di Rogozin dal ruolo di Direttore Generale dell’agenzia spaziale russa può sembrare più di una semplice coincidenza, non è questo il caso. Le trattative erano, come già detto, in corso da molto tempo. Il Cremlino ha, inoltre, annunciato Yuri Borisov come nuovo Direttore. Con cui tutte le agenzie spaziali si augurano un rapporto meno “trumpiano” e più professionale.