Annunciate le prossime collaborazioni per Starlab, Axiom Space e Orbital Reef

Rappresentazione grafica di una futura stazione spaziale commerciale Starlab

Nonostante i contratti che NASA ha firmato per ben quattro stazioni commerciali a cui transizionare le proprie missioni dopo la dismissione della ISS, è rimasto un alone di dubbio sull’effettiva esistenza di un mercato per stazioni spaziali commerciali. Certo sono già state annunciate collaborazioni con agenzie spaziali e aziende durante l’anno trascorso dal loro annuncio, ma niente di particolarmente emozionante per il pubblico più generalista o pubblicizzato adeguatamente. In compenso lo IAC è da sempre un palcoscenico privilegiato per gli annunci in grande stile, soprattutto quando ci sono di mezzo grandi nomi che possono dare prestigio all’immagine dei proprio prodotti. Ed ecco che (quasi) tutte le future stazioni hanno avuto il loro momento di marketing da poter far valere anche con i non addetti al settore.

Starlab

Innanzitutto è stato firmato un accordo di collaborazione tra Hilton e Voyager Space nel progetto Starlab. Collaborazione che Hilton pare molto interessata a portare avanti in maniera duratura e tramite un suo coinvolgimento attivo nella progettazione. Il famoso gruppo alberghiero si occuperà, infatti, del design di interni, con particolare attenzione alle aree comuni e agli alloggi dell’equipaggio. Ma si guarda appunto anche al futuro: le due aziende sono impazienti di esplorare l’opportunità di permanenze di lunga durata e valutare l’esperienza degli astronauti da terra allo spazio. Il tutto nell’ottica di migliorare la vita a bordo dell’equipaggio tramite l’esperienza di Hilton nell’ospitalità.

L’annuncio è stato anche occasione per rivelare alcuni ulteriori dettagli su Starlab. La prima sarà costruita più flessibile possibile, con un design in grado di avere fino a tre moduli collegati. E sì, “prima” perché lo stesso CEO di Voyager, Dylan Taylor, ha confermato che verranno prodotte varie Starlab, ognuna secondo esigenze ed utilizzi specifici.

Axiom Space

La stazione di Axiom Space è attualmente la più concreta. È già in costruzione negli stabilimenti di Thales Alenia a Torino. Ci sono già svariati contratti firmati per la produzione e l’utilizzo di altri moduli. E anche durante questo stesso IAC continuano ad arrivarne di nuovi. Il più curioso, però, va a confermare la consistenza del mercato per le missioni commerciali nello spazio in generale. G.H.Mumm, famoso produttore di champagne, vuole infatti testare una bottiglia specificatamente pensato per l’utilizzo in microgravità sulla Stazione Spaziale Internazionale. E lo farà già nel corso della prossima missione Axiom Ax-2, attualmente prevista per il 2023. È stato specificato, però, che non si prevede “l’assaggio” dello champagne durante la sua permanenza nello spazio, ma mi permetto di augurare agli astronauti che questa parte venga rettificata.

Orbital Reef

Ultima, ma non ultima, Orbital Reef è una delle stazioni di cui si hanno meno dettagli e al contempo più render. E restando nel “virtuale” sarà anche protagonista di un film, prima ancora che venga lanciato il primo modulo. Il consorzio della stazione, che comprende tra le altre Blue Origin e Sierra Space, ha siglato un accordo con la casa di produzione hollywoodiana Centerboro Productions. Nel futuro thriller fantascientifico HELIOS vedremo quindi rappresentata l’intera stazione nella sua piena operatività e in una posizione chiave per lo svolgimento del film.

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