26 Novembre 2022 06:26 UTC – C54
Dal Satish Dhawan Space Centre è decollato sabato mattina quello che dovrebbe essere l’ultimo lancio della ISRO di quest’anno. Per questa missione è stato impiegato il Polar Satellite Launch Vehicle (PSLV) nella sua versione più potente, chiamata PSLV-XL. A bordo ha trasportato un’importante satellite oceanografico indiano ed altri 8 carichi secondari verso orbite eliosincrone.
EOS-06, anche chiamato Oceansat-3, è il sostituto di Oceansat-2 che è al lavoro dal 2009. I suoi strumenti a bordo permetteranno di monitorare il colore della superficie dell’oceano e raccogliere dati su velocità e direzione del vento consentendo agli scienziati di monitorarne le condizioni. Verranno infatti osservati la distribuzione della clorofilla, la fioritura del fitoplancton e la presenza nell’acqua di sostanze chimiche e di minerali. È presente anche uno strumento fornito dalla CNES per la ricezione e trasmissione dati da stazioni di ricerca remote.
Anand, o Pixxel-TD 1, è un nuovo prototipo della indiana Pixxel che testerà il sensore iperspettrale che l’azienda intende utilizzare per la sua futura costellazione di telerilevamento. La svizzera Astrocast aveva 4 cubesat per la comunicazione tra dispositivi dell’Internet of Things (IoT). Indian Nanosatellite 2B, o INS-2B, o anche BhutanSat, è una collaborazione tra l’ISRO e il regno del Bhutan che utilizzerà un sensore multispettrale e un ripetitore di dati. Infine i 2 piccoli cubesat Thybolt, di sole 0,5U, forniscono un sistema di messaggistica per appassionati radioamatori. E al contempo valideranno il bus P-DoT di Dhruval Space.
Nonostante fossero attesi altri 2 lanci dal paese asiatico (ma dei quali manca ancora la conferma di uno slittamento al prossimo anno) si può intravedere un notevole miglioramento della cadenza di lancio indiana. Il COVID aveva infatti quasi annullato lo slancio che il paese stava prendendo nei servizi di lancio. Con quello di sabato l’India raggiunge quota 5 decolli in un anno, non lontani dai 6-7 degli anni pre-pandemia.