L’ennesimo lancio poco chiaro dalla Cina è avvenuto giovedì pomeriggio dal Taiyuan Satellite Launch Center. Un Long March 2D è decollato con scarso preavviso, portando in orbita eliosincrona il satellite Gaofen 5-01A.

Come tutti i precedenti satelliti Gaofen, fa parte del programma China High-definition Earth Observation System (CHEOS), una costellazione formata da diverse famiglie di satelliti con diversi sensori e finalità specifiche. Questo Gaofen 5-01A è però un po’ anomalo rispetto agli altri satelliti della famiglia Gaofen 5. E anche gli appassionati che seguono il settore spaziale del mondo cinese non sono stati uniti nel fornirne una descrizione univoca.

Alcuni ritengono si tratti di una versione modificata dei precedenti satelliti Gaofen 5, basati sul bus SAST-5000B, ma con a bordo un numero inferiore di carichi utili. Tra questi un imager a infrarossi in grado di catturare passaggi larghi 1500 km, un imager iperspettrale di 2,5 nm e uno spettrometro ad assorbimento differenziale per gas traccia atmosferici. Altri invece pensano che sia basato sul bus SAST-1000. Altri ancora che si tratti di un satellite di telerilevamento che inizialmente non facesse parte della costellazione Gaofen e lo sia stato fatto rientrare solo a posteriori.